Si conclude un’altra, ricca, esperienza che ci ha visti coinvolti in un incontro, e prima “tappa di conoscenza”, nell’attuale casa di postulato interprovinciale a Potenza, presso il convento santa Maria del sepolcro. Qui siamo stati accolti dalla fraternità e dagli attuali postulanti che da subito ci hanno fatto sentire accolti, non come ospiti ma come qualcuno di famiglia appena tornato dopo un viaggio. Sono stati giorni fortemente caratterizzati da storie ascoltate e sguardi incrociati nei quali ho avuto la possibilità di perdermi, per scoprire il grande Mistero dell’Amore di Dio Padre e come continuamente si fa presente alla vita delle persone.
Il dono più grande è stato certamente quello di incontrare sei ragazzi in ricerca, desiderosi di comprendere quale fosse la Volontà del Signore per la propria vita e come, insieme ai tre fratelli con i quali già condivido dei pezzi di Vita, abbiamo avuto l’occasione di confrontarci sulle gioie e le difficoltà che il cammino comporta. Ricordo bene il primo giorno, quando ci è stato chiesto di parlare in breve di come il Signore aveva agito nella nostra vita e condotto lì, cosa non facile perché si parla di una particolare intimità non sempre spiegabile a parole, eppure io sono riuscito a sentire ogni storia come, quasi, anche mia. È stato come leggere un filo rosso: un sottofondo comune tra tutte le nostre esperienze di vita. Un richiamo alla semplicità. Oltre questo scambio fraterno ci sono state regalate tante altre esperienze di incontro con lo Sposo, che ci hanno aiutato a discernere meglio la Volontà di Dio per la nostra vita, o perlomeno è quello che queste testimonianze hanno detto al mio cuore.
Le madri canossiane prima e le sorelle povere di Potenza poi mi hanno ricordato che prove e difficoltà sono parte del cammino di Fede, anzi rafforzano l’entusiasmo iniziale, altrimenti destinato a spegnersi presto. Madre Maddalena di Canossa, San Francesco e Santa Chiara sono esempi chiari di cosa significa ascoltare lo Spirito. Mi insegnano oggi l’importanza di un contatto costante con la Parola, unico modo concreto per ascoltare ogni giorno la Voce di Dio. Noi, chiamati a seguire un cammino di santità legato a carità e povertà, dobbiamo sempre ricordare da dove trarre l’esempio: le fonti. Voglio citare madre Amata, una clarissa che ha condiviso con dolcezza la sua storia d’Amore fatta di scelte non fatte e comodità superate per tornare a Casa. In lei ho visto la parabola del padre misericordioso, ed è stata grande gioia rendermi conto ancora una volta della perseveranza di Dio verso ciascuno di noi. Davanti alla mia testardaggine non resta che pregare: “Signore, convertimi ad ogni costo!”.
Importante è stata la catechesi che padre Fabio, attuale maestro dei postulanti, ci ha offerto: “il dono della vocazione” questo era il titolo e sulle orme dei primi discepoli, chiamati a lasciare il vecchio per diventare “pescatori di uomini”, abbiamo assaporato la gratuità della vita e il dovere di custodirla e farne un capolavoro.
Nella mia mente risuonano ancora forti le parole espresse durante le condivisioni di ciascuna meditazione che, ognuno di noi, con fiducia, ha confidato mostrando una sensibilità e una voglia di “fare sul serio”.
Quello che più, però, ha toccato il mio cuore sono stati i “momenti di mezzo”: i pasti, i discorsi, quelli anche non per forza profondi, le attese tra un appuntamento e un altro dove ci sono state restituzioni, confidenze, battute che, oltre ad alleggerire l’esperienza, hanno aiutato a gettare le basi per la costruzione di legami. Ho percepito davvero un profumo nuovo… di possibilità di vera fraternità. Mi sono stupito di come, nonostante la diversa provenienza, che porta con sé tutte le possibili difficoltà a una vita comune: cultura, atteggiamenti, età… in realtà non siano pesate affatto. Un’intesa, oso dire, Provvidenziale che ha reso la permanenza piacevole con sensazione di casa.
“Se volete andare avanti, fatelo con gioia” sono queste le parole che credo meglio riassumono questi giorni, frase che ho inciso nel mio animo e che più mi ha smosso verso la Verità della mia vocazione. Mentre lascio sedimentare la bellezza vissuta prego per i miei fratelli affinché il buon Dio ci possa donare un amore costante, riempirci di animo perseverante e nel frattempo, a piccoli passi possibili, continuo il mio viaggio verso la Felicità.
Alessio