In ascolto della parola

Domenica 18 Febbraio - I Domenica di Quaresima

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 1,12-15)

Gesù tentato da satana, è servito dagli angeli.

In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

Commento

Il Vangelo di questa domenica presenta due momenti significativi della vita di Gesù: la sua permanenza nel deserto e l’inizio della sua predicazione in Galilea. Entrambi gli episodi offrono importanti spunti di riflessione sul nostro cammino spirituale e sulla missione cristiana affidata a ciascuno di noi. 

La permanenza di Gesù nel deserto, dove è tentato da Satana, rappresenta un periodo di prova e purificazione. Lo Spirito che “sospinge” Gesù nel deserto simbolizza le volte nella vita in cui siamo condotti attraverso difficoltà e tentazioni per crescere spiritualmente ed umanamente. La presenza delle “bestie selvatiche” e il servizio degli angeli sottolineano il contrasto tra le minacce e i pericoli del mondo materiale e il sostegno di Dio che non abbandona mai l’essere umano nelle sue prove. Questo periodo di quaranta giorni richiama i quarant’anni di peregrinazione del popolo ebraico nel deserto, sottolineando un processo di purificazione e preparazione.

Dopo questa prova, Gesù inizia la sua missione pubblica con un messaggio chiaro: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo”. Con queste parole, Gesù annuncia la piena realizzazione delle promesse di Dio e invita all’adesione personale attraverso la conversione e la fede. La proclamazione del “vangelo di Dio” segna l’inizio di una nuova era in cui il regno di Dio si avvicina alla realtà umana, chiamando ogni persona a una trasformazione interiore che si riflette in un nuovo modo di vivere.

L’invito alla conversione non è soltanto un richiamo al pentimento per i peccati, ma anche un invito a cambiare prospettiva, ad aprire il cuore alla realtà del regno di Dio già presente e operante nel mondo.

Come ci ricorda Papa Francesco nel suo messaggio per la Quaresima, che i 40 giorni che stiamo per vivere, siano giorni di scelte controcorrente capaci di: modificare le nostre abitudini di acquisto, orientarci alla cura del creato, all’inclusione di coloro che sono disprezzati. 

Preghiera, elemosina e digiuno, non siano riti vuoti, ma strumenti necessari per ripensare il nostro modo di essere nel mondo. Non sciupiamo anche questa ennesima Quaresima, non sciupiamo questa nuova opportunità di “voltare pagina”.

Commento a cura di ra Marco Valletta OFM