In ascolto della parola

Domenica 13 Giugno

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 4,26-34)

In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

Commento

Semìni, fragili germogli,

pianticelle, alberi immensi.
E uccelli che vi fanno casa…
Con quanta vividezza oggi
si ode la voce, lo stile del Maestro!
Ai nostri orecchi le parabole del "seme del Regno" possono apparire innocue: questo perché non siamo contemporanei di Gesù. Queste parole sul Regno suonarono invece rivoluzionarie! L'intervento risolutivo di Dio nel suo Messia, infatti, che avrebbe dato inizio al Regno, ovvero il mondo portato a compimento, senza più schiavi né sofferenti, e l'irruzione finale del suo Spirito che avrebbe ridato vita ai morti e condanna agli indegni... si attendevano come un'ora drammatica e gloriosa: sradicamento, distruzione, rinascita. D'altronde anche noi sogniamo così l'intervento risolutivo di Dio: lo schiocco di dita. Così ne aveva parlato anche Giovanni Battista: il Regno come ascia che sta per tagliare l'albero.
Gesù invece parla di semina donata, generosa, e di "crescita" dal di dentro di questa terra! Il Regno dei Cieli non verrà per noi da chissà dove! Nasce e cresce adesso, da dentro questa terra…o non se ne fa niente! Non c'è Regno se la resurrezione non germoglia in noi ora, se il paradiso non è adesso, se non ci sono ora uomini nuovi che bandiscono il male dalla terra. Adesso, nel piccolo di ciascuno, c'è il seme che cresce, c'è il Regno in gestazione. Gesù propone una nuova attesa messianica, del mondo nuovo: lo fai sbocciare e lo costruisci già tu!
“Il Regno è già qui! In crescita. Creatore, Messia, ogni creatura, sono collaboratori. Il Mondo-che-verrà inizia nel mio cuore, nel mio scegliere, nel mio lottare. Se la mia terra accoglie il seme, il dono, se lo sa curare, far crescere. Lentamente. Pazientemente. Faticosamente. Inesorabilmente".
Il Paradiso o comincia adesso o non lo troverai mai.

Commento a cura di Fra Amedeo Ricco