In ascolto della parola

Domenica 16 agosto

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 15,21-28)

In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.
 
Commento
«Signore aiutami!» La fede ci introduce alla relazione salvifica con il Signore. Una donna straniera, pagana non teme di chiedere la liberazione della figlia. Mossa dall’amore per lei, insiste e non si offende della mancata risposta di Gesù ma chiede di nuovo, lasciandosi anche umiliare. Nella sua libertà  è capace di andare oltre, di guardare il fine per ottenere quanto chiesto. Si accontenta delle briciole e trova il tutto, il Pane della vita. 
 
Commento a Cura delle Sorelle Povere di Mola di Bari