In ascolto della parola

Domenica 1 Marzo - I domenica di Quaresima

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 4, 1-11)

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio"». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra"». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto"». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Commento

Con la pagina evangelica delle tentazioni di Gesù siamo introdotti nel tempo santo della Quaresima che ci consentirà un cammino di nuova conversione, e ci immetterà nel mistero pasquale, centro e culmine di tutta la nostra fede. Tutto quello che Gesù vive nella sua vita pubblica è legato a questo inizio in cui Egli, condotto dallo Spirito, sperimenta un tempo di prova nel deserto, luogo che nella tradizione della storia della salvezza rappresenta lo spazio della preparazione ad una missione. Il Signore lotta con Satana, in un dialogo serrato con il tentatore, che si evolve in una disputa di citazioni sulla Sacra Scrittura. Sì, perché anche il nemico conosce la Bibbia, ma non può viverne lo spirito. Il diavolo chiede a Gesù di ripetere il miracolo della manna trasformando le pietre in pani (soddisfacendo da sé i propri bisogni), di mettere alla prova la relazione con Dio (non fidandosi della Sua custodia), e di accettare dalle sue mani il dominio sul mondo (scegliendo il potere e l'affermazione di sé piuttosto che la via dell'umiltà e della fiducia nel Padre). Sono le stesse tentazioni che, con varie sfumature e in diversi contesti relazionali, Gesù si troverà ad affrontare con i suoi contemporanei, soprattutto con i detentori della legge e della religione del tempo, cercando di correggere l'idea del Messia atteso dalle genti in vesti di gloria e successo umano e rivelando piuttosto il volto e l'amore del Padre. Quante volte nella nostra vita siamo tentati di risolvere tutto con il potere, di piegare il corso degli eventi secondo le nostre attese e pretese, di prendere da noi quello che ci dovrebbe essere dato, con la falsa percezione di compiere il bene per noi e per il prossimo. Gesù che ci insegna con la Sua stessa vita qual è la via del vero amore; terminata l’esperienza del deserto, attraverserà paesi e villaggi per dimostrarlo con le parole e le opere.Seguiamo i suoi passi e il suo esempio per imparare a discernere il bene dal male e compiere la volontà del Padre!

Commento a Cura delle Sorelle Povere di S. Chiara del Monastero S. Luigi in Bisceglie